Prezzi più bassi per le case in città dopo il Covid 19

Il Covid-19 non ha avuto un impatto soltanto sui diversi settori del sistema economico ma anche sulle scelte abitative degli italiani.

È quanto emerge dalla comparazione di diversi studi che hanno analizzato l’andamento dei prezzi del mercato immobiliare dall’inizio della pandemia a oggi.


 

Le città dove le case con giardino costano di più
 

Secondo un’indagine condotta, nell’ultimo anno, da Idealista/data, i prezzi delle case con giardino, alla fine del 2020, hanno registrato un più 0,8%, rispetto a marzo, con un prezzo medio di 1.508 euro al mq.

Le città che hanno registrato un sorprendente balzo in alto del prezzo di vendita delle case con spazi esterni sono Trapani, con un +21,4%, seguita da due città lombarde, Brescia e Cremona, rispettivamente con il 19% e il 18,6% in più.

Si è verificato un incremento notevole anche in altre città, tra cui: Torino, con un +18,2%; Vicenza, con un +16,5%; Lecco, con il 16,4% in più; Bologna con un aumento del 12,1%.

Questi dati evidenziano come l’esperienza del lockdown abbia influito sulle priorità degli acquirenti del mercato immobiliare, sempre più orientati verso immobili, in periferia, ma con ampi spazi esterni.

Non è un caso quindi che a giugno le richieste di case con giardino privato siano aumentate, nel complesso, del 73% rispetto al periodo precedente l’emergenza sanitaria.

 

Il centro storico delle grandi città ha perso il suo appeal
 

A questa mappa si affianca infatti quella che mostra la situazione del mercato immobiliare nei grandi centri urbani, offerta da Tecnocasa.

Nel 2020 le case nei centri storici hanno registrato un calo che si attesta tra l’1% e il 4%. Tra le città più colpite troviamo Genova con un -4,4%.

La discesa ha coinvolto anche Milano, che inizialmente sembrava reggere l’impatto, e che nella seconda ondata ha perso oltre due punti percentuali (-2,2%).

Restano esclusi da questo trend gli attici la cui ricerca è risultata in crescita del 30,5%.

I dati di immobiliare.it, inoltre, mostrano una situazione omogenea su tutto il territorio nazionale. Il prezzo delle case in città, infatti, è diminuito in tutte le zone del Paese, con un dato più elevato nelle isole (-4,5%), seguite da: Nord con il 2,8% in meno; Centro, con un calo del 1,8%; Sud con meno 1,2%.

Tuttavia, oltre al Covid-19, a influire sui prezzi degli immobili in città, hanno contribuito anche altri fattori. A causa delle restrizioni infatti sono cambiate le abitudini e, con esse, le esigenze dei consumatori.

Le restrizioni attuate in seguito alla pandemia infatti hanno ridotto sia la necessità degli studenti universitari di vivere in città, che i flussi turistici, modificando in modo significativo la natura della domanda abitativa.

Per la prima volta dal 2017, quindi, il settore delle case ha registrato una significativa inversione di tendenza.

Tuttavia è ancora presto per sostenere se siamo di fronte a un fenomeno che durerà nel lungo periodo o solo temporaneo, e legato alle contingenze del periodo. La realtà immobiliare infatti è fortemente dinamica e si muove su diversi elementi socio-economici destinati a reinventarsi quando la pandemia sarà giunta al termine.

 

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